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Termine del procedimento: 120 giorni

Con l’espressione “restauro” il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio intende “l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali” (D.Lgs. 42/2004, art. 29 comma 4).

Il restauro dei beni librari è un intervento soggetto ad autorizzazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica (D.Lgs. 42/2004, art. 21, comma 4) ed è regolato dalle norme del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016).

La procedura per l’autorizzazione al restauro è la seguente:

1. L'archivio/biblioteca proponente deve inviare formale richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza;

2. La richiesta deve essere corredata dal progetto di restauro curato da un restauratore qualificato, che descriva lo stato di ciascun bene, gli interventi da condurre e la strumentazione da utilizzare;

3. Il progetto di restauro può essere redatto avvalendosi della scheda di restauro proposta dalla Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali; Per alcune categorie di documenti (volumi rilegati e carte sciolte) è necessario adottare il modello di capitolato tecnico predisposto dall’Istituto Centrale per la Conservazione e Restauro del Patrimonio Archivistico e Librario.

4. Il progetto di restauro deve esplicitare il costo degli interventi da realizzare, nonché il possesso, da parte del restauratore incaricato, dei necessari requisiti professionali (qualora il suo nominativo non sia già presente negli elenchi contenuti alla pagina della Direzione Generale Educazione e Ricerca del MIBAC, https://dger.beniculturali.it/professioni/restauratori-di-beni-culturali/ si rende necessario inviare il curriculum professionale); 

5. Il progetto di restauro deve essere corredato dalle fotografie del bene.

Ricevuta l’autorizzazione, l'archivio/biblioteca comunica la data di inizio e di fine dei lavori, allo scopo di poter concordare insieme con il funzionario incaricato dalla Soprintendenza l’opportunità di prendere visione diretta dei materiali, preventivamente e/o in corso d’opera, per eventuali criticità che si dovessero riscontrare.

Infine, al termine dei lavori di restauro, l'archivio/biblioteca invia una dettagliata relazione degli interventi realizzati e fa contestuale richiesta di collaudo.

Si ricorda che nel caso in cui i materiali in oggetto siano trasferiti al di fuori della sede di conservazione, sarà necessario attivare una polizza assicurativa ‘da chiodo a chiodo’ comprensiva di furto con destrezza.