L'iniziativa Pergamene di Puglia online, finanziata dalla Direzione generale per gli archivi e realizzata dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia, d’intesa con i soggetti proprietari degli archivi, conserva la finalità del precedente "Progetto pergamo" di rendere fruibili agli utenti i fondi pergamenacei, non sempre facilmente accessibili, conservati in archivi di enti ecclesiastici, in archivi di privati e in archivi di enti pubblici pugliesi. In questa banca dati sono presenti trenta fondi pergamenacei, distinguibili in base alla tipologia degli enti proprietari in ecclesiastici, pubblici e privati, ed un fondo, denominato “Chicago”, temporaneamente depositato in Soprintendenza, recuperato in seguito ad un’operazione investigativa internazionale. Sono presenti ventidue fondi pergamenacei appartenenti ad altrettanti enti ecclesiastici, di diversa tipologia,di seguito elencati: una basilica palatina, un capitolo metropolitano, tredici diocesi, sei capitoli e parrocchie, un monastero.

Denominazione e tipologia degli enti ecclesiastici

  • Archivio diocesano di Acerenza (Pz)
  • Archivio basilica di S. Nicola di Bari,
  • Archivio capitolo metropolitano di Bari,
  • Archivio diocesano di Barletta (Bat),
  • Archivio diocesano di Bitonto (Ba),
  • Archivio diocesano di Castellaneta (Ta),
  • Archivio diocesano di Conversano (Ba),
  • Archivio diocesano di Foggia,
  • Archivio diocesano di Giovinazzo (Ba),
  • Archivio diocesano di Gravina (Ba),
  • Archivio diocesano di Lucera (Fg),
  • Archivio diocesano di Matera-Irsina,
  • Archivio diocesano di Monopoli (Ba),
  • Archivio diocesano di Nardò (Le),
  • Archivio diocesano di Terlizzi (Ba),
  • Archivio diocesano di Ugento (Le),
  • Archivio della parrocchia cattedrale di S. Michele Arcangelo di Bitetto (Ba),
  • Archivio arcipretile capitolare parrocchiale di S. Croce di Casamassima (Ba),
  • Archivio capitolare parrocchiale di Maria Ss. Annunziata di Modugno (Ba),
  • Archivio capitolare parrocchiale di S. Rocco di Valenzano (Ba),
  • Archivio capitolare parrocchiale di S. Maria Assunta di Galatone (Le),
  • Archivio capitolare parrocchiale di S. Maria Annunziata di Grottaglie (Ta),
  • Archivio monastero benedettino di S. Maria delle Vergini di Bitonto (Ba).

La denominazione e la tipologia dell’ente ecclesiastico possessore dell’archivio e quindi del fondo pergamenaceo identifica sempre il soggetto conservatore; mentre per quanto riguarda il soggetto produttore, quello principale, eponimo che identifica l’archivio, può non essere unico: infatti, nella varietà delle situazioni di ordinamento, possiamo trovare, più frequentemente, un unico fondo pergamenaceo in cui sono confluiti e confusi documenti di diversa provenienza. Oppure troviamo la distinzione in subfondi, individuati in quanto prodotti da uno specifico soggetto originario (come nell’archivio diocesano di Gravina, con i subfondi curia, capitolo e opera pia) o in subfondi costituiti dalla tipologia dei documenti (come nell’Archivio capitolare parrocchiale di S. Maria Annunziata di Grottaglie con bolle, grazie e strumenti diversi), o in subfondi riferiti alla successione cronologica in periodi (è il caso dell’ Archivio basilica di S. Nicola di Bari) o riferiti alle diverse edizioni (Archivio diocesano di Conversano con i fondi Morea, Muciaccia e inedito) o ancora ai differenti luoghi della stessa diocesi (Archivio diocesano di Monopoli con i fondi Monopoli e Polignano). Nel caso dei fondi pergamenacei di enti pubblici e di privati l’identità tra soggetto conservatore e soggetto produttore non ricorre con la stessa regolarità, anzi si può dire che la regola è una frequente intersezione tra di essi. Infatti dei sei enti pubblici presenti nella banca dati comesoggetti conservatori (tre comuni, una biblioteca provinciale, una biblioteca comunale, un museo civico) solo per i tre Comuni coincide la qualifica di soggetto conservatore e di soggetto produttore in quanto conservano il fondo pergamenaceo della rispettiva antica universitas; la biblioteca comunale e il museo civico sono soggetti conservatori pubblici di fondi pergamenacei i cui soggetti produttori sono privati, mentre la biblioteca provinciale è soggetto conservatore di una Collezione (che per sua natura raccoglie documentazione di provenienza la più varia). Di seguito in elenco i dati riepilogativi:

  • il Comune di Bisceglie conserva il fondo pergamenaceo dell’antica universitas;
  • il Comune di Monopoli conserva il fondo pergamenaceo dell’antica universitas;
  • il Comune di Putignano conserva il fondo pergamenaceo dell’antica universitas;
  • la Biblioteca comunale Isidoro Chirulli di Martina Franca (TA) conserva l’archivio privato della famiglia Caracciolo de Sangro di Martina Franca;
  • il Museo storico civico di Bari conserva l’archivio privato della famiglia Tanzi;
  • la Biblioteca provinciale S. Teresa dei Maschi - De Gemmis di Bari conserva la Collezione De Gemmis.

Analogamente per quanto riguarda i fondi pergamenacei di soggetti produttori privati, l’elenco che segue delinea le diverse evenienze, tra le quali si nota una sola corrispondenza di soggetto conservatore e soggetto produttore nel caso del fondo Dentice di Frasso di S. Vito dei Normanni (BR):

  • la famiglia Caracciolo de Sangro di Martina Franca soggetto produttore dell’archivio privato conservato nella Biblioteca comunale Isidoro Chirulli di Martina Franca (TA);
  • la famiglia Dentice di Frasso di S.Vito dei Normanni (BR) soggetto produttore dell’archivio privato conservato dagli eredi della stessa famiglia;
  • la famiglia Tanzi di Bari soggetto produttore dell’archivio privato conservato nel Museo storico civico di Bari.
  • la Fondazione della Scuola Pugliese di notariato di Bari è il soggetto conservatore privato della Collezione Stìfano.

Volendo presentare schematicamente i dati aggregati per tipologia:

Fondi pergamenacei di archivi privati:
- Caracciolo de Sangro di Martina Franca (TA)
- Dentice di Frasso di S.Vito dei Normanni (BR)
- Tanzi di Bari,

Fondi pergamenacei di enti pubblici:
- Antica universitas di Bisceglie (BA)
- Antica universitas di Monopoli (BA)
- Antica universitas di Putignano (BA)

Collezioni:
- De Gemmis
- Stìfano.

Per quanto riguarda il fondo “Chicago”, così denominato dal luogo di recupero, costituito di 324 documenti pergamenacei trafugati in Puglia negli anni ’60 del secolo XX, in seguito alle prime analisi sono stati restituiti 18 documenti all’archivio diocesano di Barletta e 40 sono stati consegnati all’archivio diocesano di Conversano. E’ stato predisposto un progetto di studio per stabilire con fondatezza la provenienza dei restanti documenti e provvedere alla loro attribuzione.