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L’attività della Soprintendenza archivistica sugli archivi confraternali è stata avviata, in maniera più sistematica, a partire dall’anno 1989 con un progetto di censimento della documentazione conservata dalle confraternite pugliesi, sulla spinta di un lavoro di ricerca storica condotto su questi stessi enti dall’Università degli Studi di Bari e dal Centro ricerche di storia religiosa in Puglia. Il censimento, che ha interessato prioritariamente le confraternite della città di Bari e che si è esteso via via agli archivi di altre confraternite della regione, ha contribuito alla ricostruzione del quadro normativo e istituzionale del fenomeno confraternale in Puglia nell’età moderna e contemporanea.Un’importante occasione di approfondimento conoscitivo di questa tipologia di archivi ha coinciso con la realizzazione della mostra su «Confraternite: arte e devozione in Puglia dal Quattrocento al Settecento» promossa dal citato Centro Ricerche e dalla Provincia di Bari e realizzata in collaborazione con la Pinacoteca provinciale, la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici e l’Archivio di Stato di Lecce. In occasione della mostra sono state schedate alcune tra le più belle pergamene miniate cinquecentesche,che riportano gli atti istitutivi delle confraternite pugliesi più antiche, ed è stata selezionata e presentata la documentazione esemplificativa dell’attività di due confraternite della provincia di Bari, documentazione tra cui si segnala lo “statuto-matricola” dell’anno 1512, l’unico finora conosciuto in Puglia, una tavola delle indulgenze dei primi anni del XVII secolo, oltre al più noto manoscritto con la miniatura di fra’ Reginaldo da Pirano, appartenenti alla confraternita del Ss. Sacramento di Monopoli, nonché, il settecentesco inventario, corredato di disegni e piante, delle masserie direttamente amministrate dalla confraternita della Ss. Annunziata dei pastori di Altamura.L’ attività di valorizzazione, poi, degli archivi confraternali, espletata attraverso conferenze e incontri di studio, ha funzionato da stimolo per altre confraternite della regione nella direzione di una maggiore fruizione dei loro archivi. Sono stati finora riordinati o censiti gli archivi di settantacinque confraternite di circa quaranta centri cittadini pugliesi. Grazie agli interventi finora realizzati su tali archivi, eseguiti direttamente dal personale della Soprintendenza, da studenti universitari o da operatori tecnici, incaricati e coordinati dalla Soprintendenza stessa per l’esecuzione di progetti finanziati dalla Direzione generale per gli archivi, si dispone di una trentina di inventari di questo importante patrimonio archivistico.