Visita guidata a Palazzo Sagges, sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia

 

Visita guidata a Palazzo Sagges, sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, e presentazione del nuovo Sistema informativo integrato per gli archivi digitali, progetto promosso dalla stessa Soprintendenza e realizzato da Meridiana Beni Culturali s.r.l. con la consulenza tecnico scientifica del Soprintendente, dei funzionari e dei tecnici dell'istituto.

 

martedì 12 aprile 2011, ore 9,30 - 12,30   Visita Guidata

ore 16:00 - 17:30   Presentazione  Sistema informativo integrato per gli archivi digitali

Prenotazione: Facoltativa; Telefono prenotazioni: 080.5789411
Luogo: Bari, Palazzo Sagges 3, sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia
Telefono: 080.5789411
Fax: 080.5789462
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Pubblicato su www.beniculturali.it/eventi a cura di Angela Muscedra

L’affaire Sisto…

 

No, non si tratta del titolo di un film giallo o di un intrigo spionistico o poliziesco... Si tratta di uno dei rari casi in cui un cospicuo patrimonio culturale trafugato dall’Italia, esportato illecitamente negli Stati Uniti, dopo decenni, per una fortuita combinazione della sorte e per l’impegno profuso congiuntamente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Comando Carabinieri addetti alla Tutela del Patrimonio Culturale italiano, è rientrato in Patria.

L’affaire Sisto ebbe inizio nei primi mesi del 2007, quando la Polizia di Berwyn, cittadina della cinta metropolitana di Chicago, nello stato dell’Illinois, Stati Uniti, fu costretta ad intervenire per sedare una lite sorta tra due fratelli che si contendevano l’eredità lasciata dal padre e rinvenuta in una villetta chiusa da alcuni anni. Quando i poliziotti si resero conto del materiale oggetto della contesa - pergamene, altmanoscritti, volumi antichi, oggetti numismatici e filatelici, frammenti archeologici, sculture, ecc. - dichiararono immediatamente la loro incompetenza a procedere e passarono il testimone al F. B. I. (Federal Bureau of Investigation) di Chicago. I federali, a loro volta, accertata la dubbia provenienza del materiale in questione, comunicarono ai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale italiano l’avvenuto ritrovamento, chiedendo la collaborazione per il prosieguo delle indagini.

Dopo circa un anno, a gennaio del 2008 e, successivamente, alla fine di aprile dello stesso anno, ci si recò a Chicago, per visionare l’eredità del defunto John Sisto, l’antiquario italo-americano importatore di un “gran bendidio”, come lo avevano definito gli americani.

Oltre ad inventariare sommariamente ciò che i federali avevano già sequestrato a Berwyn e depositato presso alcuni locali di Chicago, furono